mercoledì 15 giugno 2011

Il diario di Iole

Partenza per Chennai( Madras) destinazione Casa del Sorriso costruita dal CESVI a 17 km dalla capitale.
I bambini di Chennai……
Joyson, Santhey, Jabrin, Maha, Raja, Santhos e gli altri bambini della Casa del Sorriso di Madras sono meravigliosi e aver avuto l’opportunità di trascorrere 40 giorni con loro è stata l’esperienza più intensa della mia vita. C’è tanto degrado e povertà in questo stato dell’India, ma anche tanta voglia di migliorare da parte della ong locale sostenuta dal Cesvi.
Mi sono commossa spesso al mio arrivo, vedendo questi bambini che si lavano i panni, che puliscono la casa nel loro giorno festivo, che incontrano i parenti solo poche volte l’anno, che si aiutano tra loro, che ringraziano per tutto quello che gli viene donato, che non si avventano sul cibo ma al contrario ne hanno grande rispetto, che piangono con grande compostezza, che sono capaci di chiederti la stessa cosa per infinite volte per giorni e giorni, che sono tenaci, che si tengono per mano e si danno calore, che si abbracciano mentre vedono la tv, che soffrono quando uno di loro soffre, che hanno paura del buio ma adorano giocare a nascondino “al buio”, che impazziscono per i palloncini gonfiabili e per i dolci, che devono finire quello che hanno nel piatto perché con il cibo non si scherza, che giocano contenti a cricket nello spazio all’aperto della casa, che non hanno voglia di fare i compiti e fanno finta di studiare, che si scatenano nel ballo e impazziscono per i film di fantascienza, che sono felici e incuriositi dalla presenza dei volontari del Cesvi.
Poi c’è la strada….e gli occhi rossi di polvere, terra e dannazione di chi non ha la possibilità di cambiare la propria condizione, di bambini che giocano nell’immondizia con pochi panni sudici indosso. Cosa vuol dire lavorare tantissimo per poter mangiare un pugno di riso e solo quello per tutta la vita?

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